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Giulia Verzeletti
Giulia Verzeletti

Cos’è la Gamification e a cosa serve

SOMMARIO
4 Minuti

Quando si parla di stimolare gli utenti a compiere determinate azioni c’è un concetto strategico da conoscere: stiamo parlando della Gamification.

Essa, insieme ad altre attività, è un potente incentivo per vivacizzare programmi fedeltà oppure programmi referral.

Gamification, cos’è

La gamification (traducibile in italiano come “ludicizzazione”) è l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti non ludici.

Wikipedia

Jonah Berger ne parla nel suo (consigliatissimo) libro “Contagioso“:

Uno dei modi in cui le meccaniche di gioco riescono a motivare gli individui è intrinsecamente legato al gioco in sè: a tutti piace riuscire a conquistarsi qualcosa.

Saper sfruttare le meccaniche di gioco significa anche aiutare le persone a pubblicizzare i traguardi che hanno conquistato. D’accordo, tutti possono parlare degli obiettivi raggiunti, ma avere un simbolo concreto e tangibile da mostrare a riprova di quanto si è ottenuto è decisamente meglio. 

Jonah Berger – Contagioso

Insomma, aggiungere questo elemento a un programma che prevede benefit in base alla fedeltà di un utente o in base a quante nuove persone può portare nella community permette di intrattenere maggiormente i partecipanti e farli interagire di più con l’azienda e col marchio.

Ma, concretamente, cosa significa fare Gamification? Vediamo alcune “missioni” da assegnare agli utenti.

Gamification esempi di attività

Sfruttare le dinamiche di gioco significa sfidare gli utenti a raggiungere un livello successivo svolgendo alcune azioni.

Vediamo qualche esempio.

1. Superare i livelli

Grazie all’utilizzo della progress bar possiamo mostrare all’utente a che punto è arrivato e quante attività gli mancano per sbloccare il livello successivo.

Affinchè questa meccanica funzioni correttamente è utile indicare con precisione le azioni da svolgere per arrivare al livello successivo e anche i benefit che l’utente otterrà.

Un esempio è sicuramente il programma fedeltà di Booking (Genius) che ha recentemente aggiunto il livello 3.

Ecco uno screenshot del mio profilo:

esempio-gamification-booking-programma-fedelta

In questo esempio abbiamo:

  • numero di azioni da compiere per sbloccare il livello successivo
  • deadline entro cui svolgere le attività, per dare una scadenza e mettere fretta

2. Utilizzare l’app

Un altro obiettivo di business può essere far utilizzare all’utente un’applicazione.

Duolingo è un’app che serve a imparare una nuova lingua con piccole attività di gioco giornaliere, un ottimo esempio di gamification. Per indurre l’utente a tornare vengono creati degli “slanci” che vengono persi se l’utente non accede a sufficienza.

In questo modo non solo si incentiva l’utente a tornare a utilizzare l’app a scopi di Marketing (mostrare pubblicità, ecc…) ma lo si aiuta anche a essere costante per proseguire nell’apprendimento della lingua.

L’applicazione invia anche notifiche giornaliere ed email se vede che l’applicazione non viene aperta.

3. Interagire

Un terzo esempio di Gamification può basarsi sull’interazione.

Hermes, qualche tempo fa, aveva creato un chatbot sulla pagina Facebook che ricreava un’indagine per furto.

Il chatbot concludeva l’indagine invitando l’utente a visitare il sito per scoprire le ultime uscite.

In questo caso abbiamo:

  • interazione attiva da parte dell’utente
  • storytelling in modalità “scegli la tua avventura”

The Fork: Gamification anche per referral

The Fork è l’applicazione di Tripadvisor che permette di prenotare ristoranti che aderiscono al circuito a prezzi scontati.

Se andiamo a vedere nelle sezioni del profilo possiamo notare un bell’esempio di gamification da analizzare.

analisi delle leve di persuasione usate nell'applicazione The Fork

Nell’area fedeltà possiamo subito vedere la rappresentazione di Yums accumulati.

Cosa sono gli Yums di the Fork? Sono dei punti che l’utente ottiene svolgendo alcune attività. Nell’esempio che analizzeremo oggi faremo riferimento agli Yums ottenuti invitando amici a unirsi e prenotare con The Fork.

Insomma, un ibrido tra programma fedeltà e programma referral.

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La visualizzazione del contatore di Yums è molto importante perché permette di avere sempre sott’occhio i traguardi raggiunti e, soprattutto, quelli successivi. Proprio come accade nei livelli dei videogame.

In questo modo l’utente è naturalmente incentivato a invitare nuovi amici nella community e farli prenotare con l’app, in modo da ottenere sempre più punti.

“Remunerare” il referral è un buon modo per provare a controllare il passaparola, uno dei metodi più potenti per generare nuovi clienti affidandosi a quelli già esistenti.

Questa è una delle tante pratiche che rientrano nel Retention Marketing, leggi qui sotto se vuoi approfondire l’argomento:

Le attività da svolgere per ottenere Yums sono varie, nel caso del “porta un amico l’applicazione funziona in questo modo:

schermata-the-fork-come-guadagnare-yums-referral

Le dinamiche vengono spiegate nel dettaglio, specialmente in termini di accredito degli Yums a prenotazione avvenuta.

Come ogni programma referral che si rispetti, ovviamente i bonus a disposizione sia per il segnalatore che per il nuovo utente sono appetitosi (in tutti i sensi).

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Programmi referral e programmi fedeltà: approfondimenti

Per concludere questo articolo ti lascio alcuni link per approfondire la struttura dei programmi fedeltà e referral:

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